PREMIO CAVALLINI 2011
Roberto Vecchioni è nato a Milano nel 1943 da genitori napoletani. Laureato in lettere antiche ha insegnato per più di trent anni latino e greco nei Licei. Ha tenuto corsi presso diverse Università in Italia (Torino, Teramo, Pavia, Roma “La Sapienza”) e all’estero, e, nel 1999 - 2000, su richiesta del Ministero della Pubblica Istruzione, più di ottanta conferenze nelle Scuole e Università italiane e francesi su “Musica e poesia”, con particolare attenzione alla evoluzione nel tempo della “forma” canzone, dalle origini ai nostri giorni. A partire dagli anni Sessanta ha scritto canzoni per Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Gigliola Cinquetti, Gianna Nannini, Anna Oxa, Patty Pravo… diventando, poi, anche interprete delle sue canzoni. Il primo album è “Parabola” (1971), cui segue: “Il re non si diverte” (1974, miglior disco dell’anno). Nel 1977 esce l’album “Samarcanda” che, premiato da un largo gradimento del pubblico, apre la strada alla diffusione di molte altre raccolte. Roberto Vecchioni ha ri/visitato quasi tutti i generi musicali, compresa la canzone classica napoletana. Nel 2005 riprende in chiave jazz le sue canzoni più famose. Nel 2007 con l’album “Di rabbia e di stelle” torna al genere pop. Nel 2009, assieme a Beppe D’Onghia, avvia un progetto di riproposta di sue canzoni ri/arrangiate per pianoforte e quintetto d’archi. Come cantautore si esibisce anche in versi recitati su musiche di Cˇajkovskij, Puccini, Rachmaninoff… Da questa nuova esperienza nasce l’album “In Cactus”. Roberto Vecchioni è anche autore di libri e saggi. Ha pubblicato: nel 1983 “Il grande sogno” (prose e poesie), nel 1996 “Viaggi del tempo immobile” (raccolta di racconti), nel 1998 ha curato la voce “Canzone d’autore” per l’Enciclopedia Treccani. Del 2000 è il suo primo romanzo: “Le parole non le portano le cicogne”. Escono poi: l’antologia dei testi delle sue canzoni “Trovarti amarti giocare con il tempo” (2002), il romanzo breve “Selinunte” (2004), la raccolta di fiabe “Diario di un gatto con gli stivali” (2006), le raccolte di poesie “Di sogni e D’amore” (2007) e “Volevo. Ed erano voli” (2008). Nel 2011 ha vinto il Festival di Sanremo con la canzone, che dà il titolo a un suo nuovo album, “Chiamami ancora amore”. Roberto Vecchioni Scacco a Dio Einaudi 2011 Pagine 258, Euro 12,00 Illustrazioni di Carolina Vecchioni I personaggi di queste storie sono decisamente speciali: hanno sfidato Dio inventandosi un destino diverso da quello che sembrava già scritto. Oscar Wilde, JFK, Federico II, Shakespeare... Grandi uomini che tutti conosciamo, si direbbe. Eppure questa parte della loro storia nessuno ce l'aveva raccontata. «Sembra quasi che lo facciano per farmi dispetto, gli uomini: arrivati a un certo punto è come se s'incidessero un'altra linea della vita sulla mano. No, non parlo di peccati, quelli son minuzie: dico il corso del loro destino. È come se in un'immaginaria scacchiera non accettassero piú le diagonali di un alfiere, i salti di un cavallo, le rette di una torre. E spacciano questa falsa libertà per uno scacco a me, uno scacco a Dio. Ecco cosa mi tormenta e cosa voglio capire: dove ho sbagliato?» |
Alessandro Spina ha 84 anni. È nato in Libia nel 1927 e ha vissuto in Cirenaica, allora colonia italiana, dove ha frequentato le elementari e i primi due anni del ginnasio. Allo scoppio della guerra la madre con sei dei sette figli venne in Italia che diventò ”luogo” di una precoce adolescenza. (Salsomaggiore, Parma, Busto Arsizio). Nel ’42 e fino alla fine della guerra nel ’45, va in Svizzera a Turbino sulle rive del Ticino, con il padre. Una giovinezza accidentata e una carriera scolastica alquanto irregolare, quelle di Spina, ma feconde di interessi (la letteratura, la musica, il teatro, la scrittura) anche per l’incontro con docenti di alta qualità, sia al Liceo che all’Università (Filosofia, Legge, Lettere). Nel ’53 segue ancora il padre questa volta in Africa, dove la famiglia aveva una importante azienda. |