Appuntamento sabato 9 novembre alle 18 al Convento di San Francesco

PREMIO BRUNO CAVALLINI 2013:
PAHOR, CAPPELLO, CERNO E ELEONORA CAVALLINI
PREMIATI A PORDENONE

Sono quattro i riconoscimenti che saranno assegnati sabato 9 novembre alle 18 nell’ambito del Premio Bruno Cavallini, istituito da Vittorio Sgarbi in memoria dello zio.
Per questa edizione, infatti, il premio andrà a quattro protagonisti che rappresentano altrettante forme di cultura.
I premiati saranno Boris Pahor premio speciale alla carriera, Pierluigi Cappello per la poesia, il giornalista Tommaso Cerno per l’attualità e Eleonora Cavallini, figlia di Bruno, per la critica della cultura.
Il Premio quest’anno si annuncia come un appuntamento culturale d’eccezione.
A consegnare il Premio, promosso con il patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Pordenone, dei Comuni di Pordenone e di Barcis e della Pro Barcis, sarà Vittorio Sgarbi, che lo ha istituito nel 1996 a Barcis, località turistica della Valcellina di cui è cittadino onorario, in ricordo di suo zio, Bruno Cavallini.
Il Premio ha origine dal legame di amicizia e dall’affinità intellettuale tra lo zio di Vittorio Sgarbi, Bruno Cavallini, e Antonio Piromalli. Quest’ultimo è stato nella giuria del “Premio letterario nazionale Giuseppe Malattia della Vallata”. Vittorio Sgarbi partecipò alla consegna del riconoscimento nel 1996 a Barcis e notò nella giuria l’amico di suo zio e della sua famiglia: da lì l’idea di creare un premio per ricordarlo. Bruno Cavallini nacque il 26 maggio 1920 a Santa Maria di Codifiume, nel comune di Argenta, fu docente di storia dell’arte, poi di italiano e latino e preside a Ferrara e Milano, dove morì il 1° aprile 1984.
“Bruno Cavallini – ricorda Elisabetta Sgarbi -, letterato e docente ferrarese, è stato uno zio fuori della norma e vorrei dire anche “segreto” per me. Era una figura carismatica, e il suo carisma si imponeva immediatamente a chi parlasse con lui. Alieno da ogni scuola di pensiero che non fosse riconducibile al semplice (ma di quale “semplicità”!) amore della Classicità, viveva con una intensità che oggi non si dà più, di fatto, e se si dà è cosa rarissima, l’eccezione per antonomasia. Credo abbia lasciato di sé non solo il rimpianto di chi gli ha voluto bene, e in questo modo lo restituisce costantemente alla memoria, ma anche un segnale etico, che concerne uno stile di pensiero e, anzi, di “convivialità” del pensiero. Proprio secondo il modello platonico. Mio zio era, in fondo, un “antico” greco, il testimone di una civiltà del gusto e della ragione a cui possiamo ancora oggi riferirci rievocando la bellezza della sua persona”.

L’evento sarà coordinato da Maurizio Salvador, presidente del comitato organizzatore, e da Valentina Gasparet che dialogherà con i quattro vincitori.

Il premio è stato assegnato nel 1997 a Gaio Fratini, nel 1998 alla Rivista Panta, nel 1999 a Younis Tawfik con premio speciale a Egi Volterrani, nel 2000 a Franco Loi, nel 2001 a Alain Elkann, nel 2002 a Franco Marcoaldi, nel 2003 a Gian Antonio Cibotto, nel 2004 a Edoardo Nesi, nel 2005 a Diego Marani, nel 2006 a Pino Roveredo, nel 2007, anno in cui il premio si è sdoppiato, a Alexandre Jardin, narrativa, e Giovanni Reale, saggistica, nel 2008 a Lucio Dalla, Marco Alemanno e Matteo Collura, nel 2009, a Mauro Corona e Pierluigi Panza, nel 2010 a Claudio Magris e Folco Quilici, nel 2011 a Roberto Vecchioni e Alessandro Spina e, lo scorso anno, alla cantante Alice e allo scrittore Maurizio Di Giovanni.
Tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.premiobrunocavallini.it

Barcis, 4 novembre 2013